Il padel tennis, noto anche come padel o paddle, è uno sport che sta incredibilmente spopolando nel nostro Paese.
E’ molto simile al tradizionale tennis come regolamento e si gioca in due squadre composte da due elementi all’interno di un campo ristretto e delimitato lateralmente. Si tratta di uno sport nato dapprima in maniera del tutto amatoriale, ma che nel corso degli anni è cresciuto a dismisura anche dal punto di vista agonistico.
Le ragioni del successo del padel e della rapidità con cui si sta diffondendo in tutto il mondo sono da ricercare nelle sue caratteristiche di giocabilità per tutte le fasce d’età e senza distinzione di sesso. Il padel può essere praticato davvero da tutti e inoltre, componente non di poco conto, richiede una spesa minima.
Quali sono le origini del padel e come si è espanso?
Sul fatto che la nascita del padel sia da attribuire all’inventiva del milionario messicano Enrique Corcuera nessuno nutre oggi dei dubbi.
Nel 1969 il businessman di Acapulco, appassionato di sport da racchetta come il “frontón” e il “tennis”, adattò uno spazio esterno a casa sua per giocare, realizzando delle pareti in muratura e delle reti metalliche per evitare che la folta vegetazione annessa alla casa invadesse il campo e, allo stesso tempo, che la pallina finisse nella proprietà del vicino. Oggi si può riconoscere in questa struttura “casalinga” dell’epoca il precursore di un vero campo da padel.
L’imprenditore diceva che risultava divertente vedere che quando la pallina oltrepassava la linea difensiva e rimbalzava nel muro posteriore, i giocatori aspettavano letteralmente il rimbalzo per continuare a giocare. Questo, nel tempo, originò il nuovo gioco a metà tra lo squash e il tennis, che oggi chiamiamo paddle, padel o padel tennis.
Corcuera divenne così, inconsapevolmente, il padre di questo sport, che in pochissimo tempo uscì dai confini messicani per trovare forte espansione prima in Spagna, poi in Argentina negli anni ’80 e, infine, in America, Brasile e negli ultimi anni anche in Europa.
Abbiamo accennato che anche l’Italia è ormai in prima linea nel successo di questo sport che riesce davvero ad unire e aggregare le persone, coadiuvato anche dalla possibilità di poterlo praticare in uno spazio limitato. La prima Federazione Italiana Gioco Padel è nata nel febbraio del 1991 da alcuni appassionati che avevano l’intento di promuovere il padel nel nostro Paese. L’attività ebbe un tale successo che si unirono alla causa anche altre diverse associazioni sportive che promossero il paddle con i regolamenti del C.O.N.I..
Il primo campione italiano di padel fu Gianluca Baldi, tesserato per l’Associazione Sportiva Bologna Padel. L’Italia partecipò anche al Mondiale Spagna ’92 ottenendo l’ottavo posto in campo maschile.
Nel 1994 fu inaugurato il primo campo di padel smontabile e dunque trasportabile ovunque, che fu installato in un famoso circolo di tennis della riviera romagnola. Sempre nello stesso anno, l’Italia partecipò alla fase finale del Mondiale di Padel in Argentina ottenendo il nono posto. Ma il primo vero grande successo per l’Italia risale al 2001, quando divenne vice campione d’Europa a Sabadell in Spagna vincendo contro Austria, Belgio e Francia.
Il paddle ottenne il definitivo riconoscimento dal C.O.N.I. nel 2008 che lo inserì nell’ambito della Federazione Italiana Tennis.
Ad oggi, a livello mondiale si contano almeno 12 milioni di giocatori distribuiti in 78 paesi, anche se le Federazioni Nazionali riconosciute dalla International Padel Federation sono solo 34 e, pertanto, la strada per l’ammissione ai Giochi Olimpici sembra ancora lunga. Tuttavia, i numeri ci forniscono ottime prospettive di crescita per uno sport davvero aperto a tutti senza alcuna distinzione tra professionisti e amatori.
Cosa lega Canobbio Textile e il padel tennis?
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